Nov 6, 2007

L'anti-paradosso di Fermi


Il paradosso di Fermi è un paradosso proposto dal fisico Enrico Fermi nel contesto della probabilità di contattare forme di vita intelligenti extraterrestri. Il paradosso si riassume solitamente nella domanda "Dove sono tutti quanti? Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non abbiamo ancora ricevuto prove di vita extraterrestre come trasmissioni di segnali radio, sonde o navi spaziali?".

Dal momento che a livello teorico valgono dimostrazione di esperimenti a livello di particelle elementari, come lo stesso principio di indeterminazione di Heisenberg ne confermò la regola, allo stesso modo mi avvalgo dell'equazione logica-teorica per la definizione dell'anti-paradosso di Fermi:


L'equazione verrà esposta in forma solamente testuale


Si consideri D per la distanza D^3 per la definizione di uno spazio tridimensionale e L come risultato che restituisce il numero di corpi celesti che ospitano forme di vita intelligenti.
Si assuma la seguente equazione che restituisce il risultato della probabilità P pari a P=1 dove D^3 -->1 a H (dove H viene convenzionalmente definito ad anno-luce-cubo).
Se è dunque confermata tale probabilità in quanto dell'universo noto, in parte e limitato all'anno luce cubo, si contano n=1 corpi celesti (la Terra) in cui sono presenti forme di vita intelligenti

ne consegue che


per il Limite di D^3 per D che tende a Infinito, la probabilità P=>1 per ipotesi, e tende a infinito per equazione matematica.


Ne consegue che il paradosso di Fermi è sostenuto solamente dalla restrizione a isolati D^3 nell'immensità dell'universo, i quali almeno per il momento, non ci permettono di affermare il contrario, ovvero che nè noi, nè altre forme di vita abbiano stabilito un contatto con noi umani.

Le motivazioni che rendono questo possibile sono sia di carattere logico, sia di carattere incommensurabile, in quanto possono trovarsi nella scelta lecita della forma di vita intelligente, sia nelle sue possibilità, e soprattutto nello spazio-tempo.


Se due "oasi" D^3 con P=1 si trovassero a 10 milioni di anni luce di distanza, è inevitabile che tra questi limiti, prevalga quello dello spazio-tempo.

Infinite oasi con P=1 possono coesistere in spazi e tempi diversi, dunque, confermando il Paradosso di Fermi solo nella definizione "perchè non ci contattano", trovando due possibili spiegazioni:

La prima, vede l'impossibilità resa dal limite sopra citato.

La seconda per motivazioni di carattere strettamente tecnico: forme di comunicazione non fisica vengono ad essere incompatibili dal momento che come per lingue diverse non vi è possibilità di intercettarle, nè come forma di onde elettromagnetiche nè con altra forma alcuna.

A questa ipotesi, se ne aggiunge una terza che suppone la non-volontà di intraprendere un contatto.



Resta sopra di tutte queste assunzioni, la mia teoria delle innumerevoli "oasi" che nelle zone più remote dello spazio tempo, si trovino ancora in condizioni primordiali. La fotocopia di una terra autentica potrebbe trovarsi laddove relativamente il tempo è appena cominciato.

Certo è disarmante l'idea che la nostra oasi di universo noto, sia considerata da oasi relativamente distanti, come irraggiungibile, o come remota. La collocazione della nostra Galassia infatti non è di certo in un punto di massima densità.
From the moment that to theoretical level is worth demonstration of experiments to level of elementary particles, as the same principle of indetermination of Heisenberg of it confirmed the rule, in the same way I take advantage myself of the logic-theoretical equation for the definition of the anti-paradox of Fermi: The equation will come exposed in only text form: D for the distance D^3 for the definition of a three-dimensional space and L like result is considered that gives back the number of celestial bodies that accommodate intelligent form of life. The following equation is assumed that gives back the result of equal the P probability to P=1 where D^3 -- 1 to H (where H comes conventionally defined to year-light-cubed). If it is therefore confirmed such probability in how much of the universe famous, part and limited to the light year cube, celestial bodies are available n=1 (the Earth) in which they are present intelligent shapes of life it achieves some that for the Limit of D^3 for D that stretches to Infinite, the probability P = 1 for hypothesis, and stretches to infinite for mathematical equation. Of it it achieves that the paradox of Firm is only supported gives it restriction to isolates D^3 in the immensity of universe, which at least for the moment, they do not allow to assert us the contrary, that is that neither we, neither other shapes of life have established a contact with human we. The motivations that render this possible one are are of logical character, are of immeasurable character, in how much they can be found in the lawful choice of the form of intelligent life, it is in its possibilities, and above all in the space-time. If two "oasis" D^3 with P=1 found to 10 million light years of distance, are unavoidable that between these limits, that one of the space-time prevails. Infinite oases with P=1 can coexist in spaces and various times, therefore, confirming the Paradox of FERMI only in the definition "why they do not contact to us", finding two possible explanations: Before, it sees the impossibility rendered from the cited limit over. The second one for motivations of closely technical character: form of not physical communication come to being incompatible from the moment that as for various languages not is possibility to intercept them, neither like way of electromagnetic waves neither with other way some. To this hypothesis, if of it it adds third that it supposes the not-will to undertake a contact. It remains over of all these assumptions, my theory of the immesurables "oasis" that in the remoter zones of the space time, are still found in just birth conditions. The photocopy of an authentic earth could find where relatively the time as soon as is begun. Sure it is disarming the idea that our oasis of famous universe, is considered from relatively distant oasis, like unattainable, or remote. The positioning of our Galaxy in fact is not of sure in a point of maximum density.




No comments:

Post a Comment

Please, post a comment and be nice!