Jan 17, 2008

italia, un paese in declino inarrestabile

parole tristi, parole amare, queste per il nostro un tempo Belpaese, che altro non è che il fanalino di coda dell'Unione Europea. Un giovane ai cui occhi si presenta un simile scenario, non può che avere ben altri lidi in cui proiettare la propria vita futura qualora nel suo cervello ci sia la volontà e l'intraprendenza del ricercatore, del genio o anche del semplice essere intelligente; colui che malvolentieri si vedrebbe crescere i propri figli in una società incapace di garantire l'ordine pubblico, in un sistema in cui la giustizia va al rovescio, dove i buoni vengono perseguiti, e i peggiori se la cavano con poco e perseverano, non cambiano e non migliorano. Un luogo in cui l'aria puzza di marcio, l'odore è malsano e tinge di corruzione i colori di un paese in apparenza libero, ma che sotto sotto nasconde una classe dirigente completamente succube delle lusinghe della mala, spostandosi leggermente e senza lasciare tracce sotto il peso consistente dei lasciti in denaro, delle tangenti. Un paese in cui la qualità della vita perde punti come un titolo in borsa, dove si blocca un paese per cento euro di aumento nel contratto, dove si è incapaci di trasformare, riciclare e smaltire. Un paese dove i monumenti antichi sono solo quello che ci rimane, e proprio come nella piana di Giza, l'unica attrazione rimarrà sola ed isolata perchè intorno non vi è altro che terra arida. Non c'è più niente di bello, solo il resto di un passato glorioso che ha dettato legge e innovazione in tutto il mondo antico, sia nei modi di imperare, sia nei modi evolversi. Un popolo di estrema intraprendenza che si è lasciato andare piano piano, sino a diventare la parte lesa in una società sempre più multiculturale, dove non sei più libero di camminare a testa alta nei luoghi che fino a cinquant'anni fa erano normalissimi e ora sono territorio franco, possessione di persone che vivono di niente, minacciano con le parole e bottiglie rotte, e si possono alterare solo per uno sguardo negli occhi. Un sistema fiscale che reprime peggio del più cattivo giudice che condannerebbe un omicida. Tante energie spese sempre nella direzione sbagliata, tanto zelo e impegno in forse quello che è il meno invasivo problema del nostro paese, e anche se dico nostro, non me ne sento legittimato, perchè non lo ritengo più mio.
Repressione a tutti i costi, solo per i reati minori, all'atto pratico viene più punito un giovane che guidando in stato di ebbrezza (sulla carta con un tasso alcolico di 0,9) che un omicida che uccide la madre, si perchè il giovane alcoolista sconta per più di un anno la pena con sanzioni, servizi sociali e impossibilità di guidare, mentre l'omicida riesce a tornare in libertà. Indulto, che bella parola, ha creato più danni l'indulto che qualsiasi bomba lanciata durante la grande guerra. Carceri superaffollate, beh dove sta il problema, perchè non costruirne delle altre, e nuovi posti di lavoro per la loro gestione. Certo sono degli istituti che potrebbero essere statali o anche parzialmente privati, perchè dove sta il problema? Perchè mettere il libertà un delinquente che ha scontato il dieci per cento della pena? Rifiuti! Che problema smaltire i rifiuti eh? Io mi chiedo, e questo forse è frutto del giornalismo spazzatura che abbiamo noi in Italita... ma la gente ha vissuto coi paraocchi fino ad oggi? quelle montagne di merda, sono sorte dalla sera alla mattina? E poi puzza, c'è la diossina dai roghi, piangono gli abitanti ma non vogliono che sia riaperta la discarica. Ma allora come fare? é un paese incapace, una classe di governanti che nemmeno una scatola di cartone avrei il coraggio di commissionarle! Il problema è che poi la poltrona non la mollano, non pagano penali, non pagano pegno del male che fanno e questo è ingiusto! Le università? quelle si fanno pena! Ricerche nel campo della sanità, della scienza pagate con due euro, ebbene, viene da chiedersi ancora o fare altri articoli sulla fuga di cervelli? Che altro aggiungere se non che il mondo che accoglie un dotato ricercatore negli Stati Uniti, è tutt'altro che oscuro e pregno della muffa che c'è nei muri di un istituto italiano... Che altro aggiungere sul sistema di trasporto che è una barzelletta? Dove c'è sempre qualcosa che non va, qualcosa che non è in orario, qualcosa che costa più del reale valore perchè si, la classe governante cerca di ritirarsi su, risanare le casse, e allora giù a torchiarci, a renderci paraplegici e incapaci di muoverci senza dover fare un salasso! E lo fanno, ci stringono da tutti i fronti, quello dei treni, quello delle autostrade, quello dei carburanti, si perchè ancora dicono che è frutto della politica dei paesi produttori, ma le tasse che sono più della metà del costo al litro, quello li dicono sotto voce... si perchè sono tutte tasse italiane...vero è che ogni stato ha le sue di tasse sul prezzo al litro, ma per questo noi abbiamo sempre il primato, in Europa...e perchè no, nel mondo ce lo siamo mai chiesto? Abbiamo poi problemi di energia, siamo costretti a elemosinare l'energia elettrica dalla Francia che con le sue belle centrali nucleari può permettersi di venderla a noi, del gas dalla Russia. Produciamo tanta mondezza che potremmo avere dei giacimenti di metano naturali, dei termovalorizzatori che darebbero energia elettrica per rendere autonomi interi comuni, delle centrali nucleari che ci renderebbero non debitori ma creditori di energia elettrica verso altri paesi, invece continuiamo in questa condizione di mediocrità, di colui che non fa niente per riscattarsi, è sempre più uno schifo.
Questo messaggio è per te che leggi, te che vuoi cambiare questo paese o come me, che si è quasi rassegnato, che ormai lo disprezza, che continua a viverci ancora per quanto non si sa e che dai quei pappemoscia dei governanti non si aspetta più niente perchè chiunque vada sulla poltrona, altro non sarà che un'altra pappamoscia che magari è stata solo più chiaccherona quando era ora di accaparrarsi un voto ma di certo non il mio, non più!

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