Feb 6, 2008

carnevale di fano - ecco come te lo rilancio

parlare di successi del carnevale di fano in questo periodo, è un po' come leggere male delle statistiche su un giornale, ovvero sarebbe quantomeno necessario andare ad approfondire la stima del successo tramite le presenze (monitorate in che modo?) e di quello che è il reale spettacolo sul "viale"...
di certo se a Venezia quest'anno si è registrato un flop come confermano gli albergatori della città lagunare, (confermato forse dal raddoppio del costo di una camera in questo periodo?) gli stessi albergatori fanesi potrebbero in un certo qual modo confermare questa serie di successi registrati dall'edizione 2008 del carnevale di fano.
quello che propongo in questa data non è tanto l'ennesima critica che da fanese verrebbe da rivolgere alla pochezza della fantasia espressa dai carri (soliti), quantomai un'idea realizzabile per rilanciare il carnevale di fano al fine un domani di vederlo anteposto tramite i media al solito "scambio" di arance di ivrea, il solito di viareggio e quello di cento.
dodici, è il numero delle scuole di samba che si sfidano nel sambodromo a rio de janeiro. visto che da noi la samba non rappresenta un legame col passato e il folklore, quanto invece il primato dei mastri cartapestai, perchè non fare precedere la sfilata dei nostro "ricchi" carri allegorici da gare di mascherata indetta a livello nazionale. il premio in denaro potrebbe derivare dalla gestione dei proventi una volta messo a pagamento il sistema di ingresso al carnevale di fano: con questo non voglio rivolgermi all'aspetto speculativo della cosa, intendo anche una quota minima e rappresentativa che ponga fina una volta per tutte a questo libero accesso al carnevale di fano che va visto in chiave strettamente aziendale, in quanto richiede fondi, lavoro, investimenti e pubbliche relazioni.
quello che voglio sottolineare, è appunto la possibilità di divulgare a livello nazionale nell'ambito scolastico, i bandi di concorso per partecipare alla sfilata del carnevale di fano; questo metterebbe i distretti scolastici a valutare la volontà di parteciparvi, investendo risorse e "fantasia" alla sfilata con la propria mascherata, e non mi riferisco a quello che si è più volte visto, ovvero una semplice mascherata per precede la banda o il primo carro, ma una vera e propria competizione, con tanto di commissione super-partes giudicatrice che infine ne decreterà il vincitore. a questo punto, il marketing del carnevale è indotto automaticamente alla divulgazione del bando di concorso che porrà quindi varie scuole medie e superiori a sfidarsi a colori, gommapiuma e stoffa. che poi le scuole decidano di intraprendere progetti per la realizzazione delle maschere nel decorso dell'anno scolastico o scelgano di dedicarne alcune delle ore di laboratorio, questo non sarà nostra competenza. un imparare facendo, darebbe la reale consapevolezza della difficoltà della realizzazione di una maschera a tutti i partecipanti, valorizzando in maniera indiscutibile l'operato dei mastri cartapestai, dando chissà un domani, la possibilità di effettuare stages di apprendimento per un'arte che trova impiego "nell'azienda" carnevale di fano.
nicola mancini

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