L'anti-trust europea denuncia GOOGLE per sospette irregolarità

Per gli esperti di SEO, si sa, gli algoritmi sofisticatissimi con cui Google, il più grande motore di ricerca al mondo fornisce le SERP, sono oggetto di studio da anni. Il Sacro Graal dell'ottimizzazione nel posizionamento nei motori di ricerca è appunto la conoscenza o la stima secondo cui in una pagina di risultati fornisce un sito web al primo posto, rispetto ad altri. Questo nel mondo economico moderno, è diventato anche l'ago della bilancia in quanto i risultati economici di un'impresa, sopratutto nel mondo dell'e-commerce, dipendono oltremodo dal posizionamento del proprio sito web su Google. L'anti-trust europea, su esposto di alcuni siti concorrenti ai "dominanti" delle SERP, sta indagando e la cosa andrà avanti alcuni mesi. Questo per il fatto che secondo i siti concorrenziali e "penalizzati" a loro dire, Google potrebbe aver privilegiato alcuni siti a scapito di altri. Questo inevitabilmente porta vantaggi economici per qualcuno e bancarotta per qualcun altro. Se dunque Google rappresenta una figura di completo dominio nel campo dei motori di ricerca quanto può valere questa denuncia? Google non è un organo istituzionale, ma è un'impresa privata che fornisce un servizio cui attinge la maggior parte degli utenti del web a livello mondiale. Rendiamoci conto che ci troviamo di fronte ad un'azienda o meglio ad un colosso che può fare il bello e il cattivo tempo nell'economia. Tra chi avanza sospetti, c'è anche BING, il motore di ricerca Microsoft. Sarà dunque una dura battaglia, vedremo chi la spunta, anche se è inevitabile tra il vociare dei ricercatori di SEO, avanzare qualche perplessità. Da questo blog non può che partire una duplice osservazione: la prima è che si, infatti Google rappresenta una sorta di giudice supremo che decide quali siti vengono visualizzati e destinati al successo; dall'altra il mondo non è obbligato ad usare Google. I miliardi investiti nella ricerca per algoritmi sempre più accurati e risultati sempre più vicini alle esigenze del "cercatore" hanno fatto la fortuna di Google, proprio perchè se il mondo lo usa, è perchè i suo risultati sono attendibili. In questo blog si è discusso anche dell'uso dell'A.I. e delle ricerche a Mountain View per far si che una SERP sia il più attinente possibile con le aspettative di un utente umano. Basti pensare che se Google avesse un cervello umano, e un utente cerca casa a Chicago, come risultato di questa ricerca dovrà fornire siti il più vicini possibile a quanti forniscano tali informazioni, penalizzando aggregatori o forum dediti allo spam, blog personali privi di contenuti e quant'altro. Se Bing non riesce a fare simili distinzioni, viene da sè il motivo per cui la gente preferisce Google a Bing, Altavista o Yahoo.